martedì 5 luglio 2011

Burano, non solo merletto, anche.....bussolà!





Burano, con le sue case multicolori e il suo campanile storto, i merletti e i pescatori.
Testimonianza di vita d'altri tempi, quando gli antichi veneziani trascorrevano le loro giornate tra i canali, la laguna, la pesca e le barche e quando le nonne, in campiello, creavano col tombolo dei merletti unici nel loro genere.







A Burano sembra che il tempo si sia fermato: sarà per i colori delle case, sarà perchè le vecchiette ricamano ancora chiacchierando sedute in cerchio fuori dall'uscio, sarà per l'ottimo pesce fresco e ben preparato che si può gustare ancora, oppure per l'aria magica che si respira, ma ci si sente proprio in un'altra dimensione!










Un altro motivo per il quale quest'incantevole isola della nostra laguna è conosciuta, è il suo bussolà
A Venezia è salato, una specie di grissino friabile chiuso a cerchio che si usa come stuzzichino; a Burano, invece, è dolce, composto da una pasta ricca di uova e burro con una consistenza dura e pesante, ma di un buono pazzesco.
La tradizione vuole il bussolà come dolce pasquale accuratamente preparato nelle case e portato a cucinare dai fornai. Riposto poi nelle credenze e negli armadi, profumava la casa e la biancheria.
Ora viene prodotto tutto il periodo dell'anno e, assieme ai merletti, è diventato il simbolo dell'isola.
Allo stesso impasto si può dare la forma di esse, se ne ricava un dolcetto comodo da "mogiar" (ammollare nel senso di pucciare) nel vin santo o nello zibibbo: è il dessert che viene servito a fine pasto nei ristoranti locali.





Ingredienti:
1 Kg di farina 0 
350 g di burro
600 g di zucchero
11 tuorli
1 uovo
la scorza grattugiata di un limone
i semini di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale


Preparazione:
Mettere la farina sulla spianatoia, formare un buco in centro ed aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente.

Sbattere leggermente i tuorli e l'uovo con lo zucchero, unire alla farina assieme al resto degli ingredienti.
Impastare velocemente e mettere a riposo in frigo per parecchie ore coperto con la pellicola.
Trascorso il tempo, accendere il forno a 200°, prendere l'impasto dal frigo, tagliarne tanti pezzi del peso di 100 g l'uno, formare dei cilindri di 30 cm di lunghezza ed unire le due estremità.
Per le esse, formare dei bastoncini lunghi 15 cm e grossi quanto un dito, dando la forma come nella foto sopra.
Sistemare i bussolà o le esse sulla leccarda coperta di carta forno ed infornare a 200° per 15 minuti; abbassare poi la temperatura del forno a 150° e tenere per altri 10 minuti.
Sfornare anche se sono un po' soffici, induriscono raffreddandosi. Per controllare la cottura guardare il fondo delle esse che deve essere sempre bello dorato e mai tanto scuro.




Con questa ricetta partecipo al contest di Imma:

20 commenti:

  1. Buon appetito!Qui si mangia solo con gli occhi...... ahahhahha

    RispondiElimina
  2. adoro i bussolà, quando vengo a venezia ne compro sempre un sacchetto, ma ora che hai pubblicato la ricetta mi sa proprio che me li faccio! ;-)

    RispondiElimina
  3. Grazie Mary!
    Susy, vedrai che non li comprerai più e a Venezia verrai a trovare me. ;)
    Un bacio e speriamo di vederci presto. :*

    RispondiElimina
  4. waaaaa che bello quel viale con tutte case colorate, non ci sono mai stata e vale la pena visitarlo, verrei a venezia mo mo , mi fai assaggiare uno di quei bussolà =?????

    RispondiElimina
  5. Angela, quel "viale" si chiama "calle" :) Burano è tutta colorata in modo stravagante, proprio unica al mondo e bellissima. Vale la pena visitarla. Se vieni a Venezia, basta che tu mi avverta e te li preparo più che volentieri. Ora ne ho ancora due, ma se non ti sbrighi penso abbiano vita corta.... Stai facendo i bagagli? :D
    Baci

    RispondiElimina
  6. Eccellenti,da vedere...e da gustare!!Per me(Pat),é il biscotto veneziano più buono in assoluto(anche se non disdegno i baicoli)!!

    RispondiElimina
  7. Neanch'io disdegno i baicoli, Pat. Quanto buoni sono??

    RispondiElimina
  8. Devono essere buonissimi!Ho visitato Burano diversi anni fa,bellissima,è tanto che spero di tornare a Venezia,chissà,prima o poi,ce la farò!Intanto ti faccio i complimenti per questi splendidi dolcetti,leggendo la descrizione che hai fatto mi è sembrato di sentirne il profumo!
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  9. Grazie Elisa!! Mi raccomando, se vieni fammi un fischio, vi porto io a vedere angoli e posti che solo noi conosciamo! ;)
    Ricambio di cuore il tuo abbraccio. :)

    RispondiElimina
  10. Certo Lory,se vengo ti faccio sicuramente sapere!
    Buona giornata!

    RispondiElimina
  11. Lory che bella la tua descrizione sulla tradizione, Burano l'ho visitata tanti anni fa, è stupenda, ha un fascino tutto suo come la tua Venezia.
    Questi biscotti non li ho mai mangiati, ma dall'aspetto e dalla tua ricetta deduco che presto li assagerò...sperando di essere alla tua altezza nella realizzazione!
    COmplimentissimi, grazie ...un bacione!!

    RispondiElimina
  12. Susy grazie mille, ma NON sono biscotti!!! :)))) Sono "bussolà" o "esse", non hanno altri nomi; guai a chiamarli così, anche perchè, sentirai, sono molto particolari e di biscotto non hanno nulla. :))))
    Un abbraccione. :*

    RispondiElimina
  13. Un post splendido, suggestivo, emozionante... Favolosa la ricetta dei biscotti: sa di genuino, di buono, di nonna! :-)

    RispondiElimina
  14. Grazie Lucia, sono felicissima che ti sia piaciuto il post! Per quanto riguarda i "bussolà", hanno proprio il sapore di una volta, perchè è così che si fanno da sempre....
    Baci e buon fine settimana.

    RispondiElimina
  15. Grazie! Hanno il profumo ed il sapore di tradizione, le ricette migliori....

    RispondiElimina

Il tuo commento è sempre gradito. Grazie!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...